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La nostra esperienza nel Paradiso degli Ananas


  Marica&Sonia   |     29/09/2017

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Come abbiamo già detto precedentemente, entriamo in Australia con il visto vacanza-lavoro (working holiday visa) valido per un anno. Per poter rinnovare questo visto, bisogna svolgere dei lavori stabiliti dal governo australiano per la durata di 3 mesi o 88 giorni. Si tratta generalmente di lavori nel settore agricolo, in quello dell’edilizia o delle miniere, effettuati in determinate aree del Paese.
Partiamo dal presupposto che inizialmente non siamo molto interessate ad estendere il visto di un anno. Stiamo cercando un lavoro che ci permetta di risparmiare qualcosina in più per continuare a viaggiare. In linea di massima ci piacerebbe fare qualcosa di diverso, a contatto con la gente locale e con la natura, dal momento che abbiamo lavorato per 5 mesi come cameriere a Sydney.

Così per puro caso, grazie ad una simpatica comunità di italiani conosciuta a Mackay ed in particolar modo grazie al nostro amico Davide, iniziamo a lavorare in un’azienda locale di ananas (pineapple farm) a Koumala (a 1 ora dalla città di Mackay).
Si comincia il primo giugno. Appena arrivate, avremmo solo voluto mollare tutto il giorno dopo. Siamo in mezzo al nulla, circondate solo da ananas e foresta tropicale. Che detto così non è neanche male. Il problema principale è che siamo in una baracca (chiamarla casa sarebbe troppo), abitata da un contadino di 79 anni e tanti ma tanti amici a 2,4,6 zampe (e chi più ne ha più ne metta): 2 cani, topi, rane, serpenti, ragni, pipistrelli e così via.

Dopo il primo impatto, abbiamo cercato di ragionare con calma. Realizziamo, infatti, che il lavoro non è cosi male e che il nostro capo, Arti, ci ha preso in simpatia. E poi una volta provato uno di questi deliziosi ananas, è impossibile abbandonare questo posto. Insomma ci adattiamo al nuovo ambiente!
Le mansioni che svolgiamo sono principalmente le seguenti: raccogliere ananas per venderli il mercoledì al mercato locale di Mackay (Greater Whitsunday Farmers' Market), raccogliere le radici sotto le piante per poi ripiantarle, quindi piantare ananas, guidare vari trattori ed a volte togliere le erbacce tra le piante in crescita.


Il lavoro si svolge dalle 7.30 alle 16.30, dal lunedi al venerdi, con un’ora di pausa pranzo. Il sabato è facoltativo.
Dopo lavoro abbiamo il nostro spazio tra i vari campi di ananas per praticare sport ogni giorno per un’oretta e apprezzare questo paradiso immerso nella natura.
Subito dopo doccia, cena alle 19 e poi scambio di chiacchiere o giochi da tavola con il vecchietto ed altri ragazzi che lavorano con noi: Daniel, Bianca e Vera (tedeschi) ed Alessio (italiano).
La sera, al massimo per le 21.30/22, si va a letto perché la sveglia suona alle 6.45. Non c’è niente di più bello che svegliarsi e vedere l’alba con un sole arancione che colora tutto il cielo.

Dopo la prima settimana, iniziamo a calcolare quanto a lungo ci serve restare per poter guadagnare quanto prestabilito. Decidiamo dunque di andare via dopo 8 settimane di lavoro e di partire poi per il deserto australiano e per l’Indonesia.

Ma, solo una volta lasciata l’Australia, realizziamo quanto vorremmo ritornarci per un secondo anno. La verità è che, specialmente il viaggio attraverso l’outback australiano, ci ha come stregate. E non riusciamo a pensare ad altro che tornare a vivere in una macchina tra mare e natura incontaminati. Decidiamo dunque di contattare il contadino per chiedergli se ha posto per noi in modo tale da terminare i giorni per rinnovare il visto. Lui ci accoglie a braccia aperte ed anzi, ci prega di tornare perchè ha davvero apprezzato il nostro impegno nel piantare.
Così torniamo tra i campi di ananas di Koumala per un altro mese. Una volta rientrate, l’unica differenza che notiamo è nel paesaggio. Abbiamo lasciato una vegetazione rigogliosa e ritroviamo un paesaggio secco, a causa dell’estate che sta arrivando.

In generale questa è stata un’esperienza molto positiva, al contrario di molti che invece vengono sfruttati e sottopagati. La nostra paga oraria è di $19.50 lordi,  non molto se consideriamo la media nazionale ed il 15% di tasse.
Ma sono stati 3 mesi in cui abbiamo appreso veramente tanto e ci siamo dedicate alla salute del nostro corpo. Nonostante alcuni lavori un po’ pesanti soprattutto per la schiena, abbiamo potuto allenarci nella natura ogni giorno dopo il lavoro, ritornando ad una routine che ci mancava.

Inoltre siamo riuscite anche a conciliare il lavoro con il divertimento e nuove amicizie. Durante il weekend, infatti, ne approfittiamo per andare a Mackay e vedere i nostri amici Davide e Rossano. Le ultime settimane abbiamo conosciuto anche una famiglia locale che abita a 10 minuti dalla nostra baracca. Andrea ed Alan, una coppia sulla cinquantina che ci ha “adottato” tutti i weekend preparando cibo delizioso e donandoci tanto affetto ed attenzioni. Non finiremo mai di ringraziarli! 

Insomma, abbiamo conosciuto persone davvero fantastiche. Per non parlare del nostro boss Arti, che preferiva Marica per condividere un bicchiere di rum e coca la sera, mentre Sonia per farle guidare i trattori. Lui è stato come un nonno per noi e ci ha trattato come figlie. 

In generale è stata un’esperienza che ci ha arricchito sia dal punto di vista lavorativo ma soprattutto umano.
Torneremo presto in questa meravigliosa terra che ci ha cambiato la vita!

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Marica&Sonia

Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

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