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Nuova Zelanda in 18 giorni: consigli utili


  Marica&Sonia   |     01/04/2017

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Partiamo dal presupposto che la Nuova Zelanda sia una terra incantevole tutta da scoprire, in cui è la Natura a farne da padrona assoluta e che pertanto ci vorrebbe una vita per esplorarla in ogni suo angolo più nascosto e remoto. 

Noi, per motivi principalmente economici, decidiamo di visitarla in 18 giorni. 
La Nuova Zelanda, infatti, può essere bella quanto costosa, soprattutto se si sceglie di fare attività come escursioni in Kayak, bungee jumping, skydiving e così via. 

Il modo più comodo ed efficiente per attraversarla da Nord a Sud (o viceversa) è senza dubbio in auto, mezzo che consente di muoversi in completa autonomia. 
I bus pubblici infatti sono sporadici e non coprono il vasto territorio inabitato. 
Molti backpackers preferiscono fare autostop -che sembra essere piuttosto sicuro qui- ma, come potete immaginare, ha i suoi pro ed i suoi contro in termini di tempo e deviazioni di percorso a volte obbligate. 

Altri ancora, specialmente ragazzi tra i 18 e i 22 anni, comprano tour organizzati con compagnie come “Kiwi experience” che organizzano gli spostamenti in bus ma hanno date e mete prefissate, a costi comunque abbastanza elevati. 

Se decidete come noi di fermarvi solo per qualche settimana, l’opzione più economica è dunque quella del noleggio auto (se ci andate per diversi mesi, magari con un visto working holiday, allora è sicuramente meglio comprarla). 
Noi abbiamo scelto la compagnia “Omega rental car” dopo una ricerca comparativa sul web ed abbiamo pagato circa 580 dollari neozelandesi il noleggio per 18 giorni. 
Consigliamo vivamente di aggiungere l’assicurazione totale per circa 15 dollari al giorno in quanto le strade (per lo meno nel periodo in cui abbiamo viaggiato ovvero Marzo) sono piene di lavori in corso ed è facilissimo che qualche sassolino possa finire sul parabrezza (ci è successo e non avevamo l’assicurazione!) 

Cosa importante è pianificare in anticipo la data del traghetto necessario per trasportare l’auto da Nord a Sud (o viceversa) in quanto può costarvi caro se prenotato all’ultimo momento. 

Verificate inoltre con la compagnia di autonoleggio se ci sono dei costi aggiuntivi per lasciare l’auto in un’altra isola (di solito sono specificati quando prenotate on-line). 

Il biglietto per il traghetto è acquistabile tramite due compagnie - BlueBridge o Interislander – e costa all’incirca 60 dollari a persona e 110 per l’auto. Dura circa 3 ore ma il paesaggio è davvero magnifico. 



Per quanto riguarda il prezzo della benzina, invece, vi anticipiamo che varia da Nord a Sud dove diventa molto più cara: in media nell’isola del nord costa 1.8 dollari al litro mentre nel Sud non meno di 2- 2.2 dollari. 

In riguardo al tipo di alloggio, non avendo a disposizione un van o un’auto nei quali poter dormire, abbiamo scelto di utilizzare la fantastica comunità di couchsurfing ( https://www.couchsurfing.com/  ) a noi già familiare durante i nostri viaggi precedenti. 
Consiste infatti in una comunità di viaggiatori, specialmente backpackers, che decidono di aiutarsi l’un l’altro offrendo un posto letto/divano/pavimento a chi viaggia in modo completamente gratuito. 
L’idea di fondo è quella di condividere le proprie esperienze di viaggio e di vita, ricambiando magari cucinando qualcosa di tipico del proprio Paese. 
L’aspetto più bello è la possibilità di conoscere gente locale che ci aiuta a capire meglio cultura e tradizioni del posto, oltre che a conoscere nuova gente ed alla fine crearsi nuovi amici intorno al mondo, come se fosse una rete di persone unite da un’unica passione – il viaggio- e che crede ancora nel lato buono e generoso dell’essere umano. Ottimo modo per contribuire alla crescita del turismo responsabile, sempre in armonia con il luogo e la gente che ci ospita.

Ecco noi siamo riuscite a trovare un posto in cui dormire per ben 10 notti su 18, mentre nelle restanti abbiamo optato per un più tradizionale ostello. Generalmente si trattava di luoghi come parchi nazionali o comunque immersi nella natura in cui, in assenza di veri e propri centri abitati, è stato complicato trovare qualcuno disposto ad ospitarci. 

In media il prezzo di un posto letto in dormitorio misto va dai 25 ai 35 dollari a persona a seconda del luogo in cui ci si trova, ma le condizioni degli ostelli qui sono piuttosto buone in termini di pulizia e servizi offerti. 

Per quanto riguarda le distanze da percorrere, dobbiamo ammettere che ci sono stati giorni in cui abbiamo trascorso anche 6 lunghissime ore in auto tra natura ed animali, ma in generale abbiamo guidato in media per 3 ore al giorno (considerando anche giorni in cui non ci siamo spostate) per un totale di 4000 km. 

In conclusione 18 giorni saranno probabilmente pochi se ci si vuole dedicare molto ad attività sportive o percorsi di trekking, ma sono sufficienti per poter avere un’idea generale della bellezza che questo Paese ha da offrire, soprattutto se si sta viaggiando con un budget limitato. 

Consigliamo infine di dedicare più tempo all’isola del Sud in quanto ricca di paesaggi più selvaggi ed incontaminati indubbiamente capaci di togliervi il fiato! 

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Marica&Sonia

Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

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