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Da Manali a Spiti Valley


  Sonia   |     07/08/2018

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Dopo essere stati a Manali per un giorno, mi informo su come visitare Spiti Valley.
 
Ci sono varie alternative di trekking nei dintorni di Manali come per esempio il famoso Hampa Pass con destinazione finale al Chandra tal Lake (5 giorni e 4 notti - costo circa 8,000 rupees ossia 100€).
 
Per mancanza di tempo, decido di visitare direttamente la famosissima Spiti Valley che mi è stata consigliata da molti viaggiatori incontrati durante il cammino. 
 
Anche qui ci sono varie opzioni di trekking organizzati ma sono costose: 12,000 rupees per 5 giorni. Così decido di visitarla in modo indipendente senza rivolgermi a nessuna agenzia; alla fine del tour posso dire che non ne vale la pena pagare così tanti soldi.
 
Prendo un bus locale da Manali e mi dirigo verso Kaza. La partenza è prevista per le 6 di mattina ma partiamo mezz'ora dopo. Dopo neanche 1 ora di strada il bus si ferma perché c'è traffico. Il traffico è causato dalle condizioni pessime della strada. Restiamo fermi per più di 1 ora ma non mi lamento perché la vista delle montagne che ci circondano è fantastica.
Ma il bello non finisce qui: dopo qualche ora l’autista ci dice che dobbiamo cambiare autobus perché c'è un problema tecnico. Per fortuna nelle vicinanze c'è una Dhaba ossia un ristorante locale dove possiamo ripararci dal freddo. Eh si, perché una volta lasciato Manali abbiamo iniziato la salita e quindi ci troviamo sui 4000 m.; come se non bastasse inizia anche la pioggia ma restiamo per 2 ore nel ristorante mentre mangiamo riso con lenticchie (70 rupees- meno di 1€), beviamo Chai  (tè indiano per 10 rupees) e facciamo amicizia con i proprietari ed altri ragazzi stranieri (mi trovo ancora con il mio amico Luis).
 
Riprendiamo dunque il cammino e la strada risulta essere un percorso pieno di curve e non asfaltata pertanto vi lascio immaginare quanto sia stato piacevole il viaggio! Devo dire che l’autista è stato davvero bravo a superare le mille cascate in strada dovute allo scioglimento della neve. Inoltre non ci sono barriere che proteggono in caso di fuoriuscita dalla carreggiata, rendendo dunque il percorso piuttosto pericoloso. Per fortuna tutto è bene quel che finisce bene: arriviamo all’1 di notte impiegando ben 19 ore circa.
 
Non preoccupatevi per il cibo perché il bus si ferma varie volte presso mini ristoranti locali e lo stesso vale per i bisogni personali (ovviamente in mezzo alla natura).
 
Sul bus siamo una decina di stranieri e nessuno di noi ha prenotato un ostello (i prezzi su booking.com sono abbastanza alti) così una volta arrivati alla fermata del bus iniziamo a camminare e troviamo un ostello chiamato “Travellers Shed” dove paghiamo 500 rupees a persona condividendo una camera doppia.
 
Il giorno successivo decidiamo di esplorare Kaza e dintorni con 2 ragazzi israeliani (Hadar e Guy) e una ragazza olandese (Giulia). Noleggiamo un taxi per 600 rupees a testa -7,50€.
Visitiamo i seguenti luoghi:
-Key Monastery: è il più grande centro buddista di Spiti Valley. Ha più di 1000 anni essendo stato fondato nell’ 11 secolo.
-Chichim: qui si trova il ponte più alto dell’Asia (almeno così dicono) e successivamente anche un villaggio dove ci fermiamo a giocare con dei bellissimi bambini locali.
-Kibber: è un villaggio che si trova a 4205 metri sul livello del mare. Esso è situato in un freddo deserto e circondato da montagne pittoresche.
-Hikkim: sulla stessa strada che porta a Komic si sviluppa questo villaggio, famoso perché qui si trova l’ufficio postale più alto al mondo (4440 metri).
-Komic: è un villaggio che si trova a 5150 metri sul livello del mare. Esso ospita una ventina di case e un monastero, con una popolazione totale di circa 150 persone inclusi i monaci.
In quest'ultimo villaggio giochiamo anche a pallavolo con dei ragazzi locali. E non vi dico quanto faticoso sia stato correre ad un’altezza di più di 5000 m. Ma molto divertente!
 
Iniziamo il tour verso le 12 e terminiamo verso le 18.
Per questa notte ci trasferiamo in una homestay dove paghiamo 260 rupees a testa prendendo 2 camere e dormendo in 3 in ogni camera.
 
Il giorno successivo decidiamo di fare autostop (io,Luis, Hadar e Guy) e il nostro piano era di andare a Dhankhar ma troviamo prima una jeep che ci porta a 10 km da Kaza e successivamente un camion che va verso Pin Valley. Essendo quest’ultima comunque nel nostro itinerario, decidiamo di salire sul truck e di proseguire il cammino.
 
Siamo quasi al villaggio Mud (villaggio in Pin Valley) quando l’autista del camion si rende conto che c'è un problema e dobbiamo fermarci. Per fortuna dopo mezz'ora passa una macchina (nella quale ci sono dei ragazzi di Delhi che viaggiano per 1 settimana) che ci porta a destinazione.
 
Arriviamo nel villaggio Mud, molto piccolo ma accogliente. Alloggiamo presso Namkha Homestay dove paghiamo per una camera 700 rupees -175 a testa , circa 2€ (un letto matrimoniale più 2 materassi a terra). Il prezzo iniziale che ci era stato offerto era di 500 rupees a camera per 2 persone ma contrattando otteniamo un prezzo molto economico. Pranziamo e ceniamo sempre nella stessa homestay perché i prezzi sono abbastanza bassi: riso con legumi 80 rupees , Thali 120 rupees ecc; insomma si può mangiare con 1 euro o poco più.
 
Nel pomeriggio decidiamo di scalare una piccola montagna nelle vicinanze per aver una vista del villaggio dall’alto. Ne è valsa la pena ma è stata dura sia la salita che la discesa perché le rocce non sono stabili e in più c'era molto vento, ma ce l’abbiamo fatta!
 
Il giorno successivo prendiamo un bus locale alle 6:30  per dirigerci sulla strada principale (prezzo per le ragazze 43 rupees, per i ragazzi 57 rupees). Si sono uniti a noi 2 ragazzi indiani, Inder e Adi ,molto simpatici conosciuti nel nostro alloggio. Dopo un'ora e mezza arriviamo nell’intersezione della strada che ci porta verso Tabo (un altro villaggio). Scendiamo e aspettiamo il prossimo bus. Dopo circa mezz'ora passa un bus sul quale saliamo (38 rupees per le ragazze e 50 rupees per  ragazzi).
 
Poco prima di arrivare a Tabo c'è il controllo della Polizia così come all’ingresso di altri villaggi. Il problema è che qui per entrare, noi stranieri, abbiamo bisogno di un permesso che avremmo dovuto richiedere a Kaza. Ormai è troppo tardi così decidiamo di prendere un taxi e di andare a Dhankhar  (10 km da dove siamo). Paghiamo 600 rupees ossia 100 a testa - €1,20). Arriviamo a Dhankhar ed alloggiamo presso la homestay del monastero; paghiamo 200 rupees a testa in un dormitorio da 5 persone e facciamo aggiungere un materasso dato che siamo in 6. Anche qui i prezzi del cibo oscillano da 100 a 200 rupees.
Nel pomeriggio visitiamo il lago che ci trova a soli 2 km dal villaggio.  Ci impieghiamo 40 min. per la salita e mezz'oretta per scendere.
Attualmente è estate quindi parte del lago è prosciugato ma è stato bello restare qualche ora lì ascoltando musica e chiacchierando con i ragazzi.
 
Il giorno successivo prendiamo un taxi per Kaza pagato 200 rupees a testa. Dopo un’ora e mezza raggiungiamo il villaggio di Kaza e qui ci dividiamo: Luis ed i ragazzi indiani decidono di prendere un taxi e di raggiungere il lago Chandra tal mentre io ed i ragazzi israeliani decidiamo di provare a fare autostop. Dopo 1 ora e mezza di attesa, passano 2 ragazzi indiani che ci offrono un passaggio e così dopo 5 ore circa raggiungiamo Butler (un mini villaggio con vari ristoranti dove passiamo la notte:100 rupees a testa condividendo un letto matrimoniale e mangiamo riso con verdure per 70 rupees). Siamo vicini al lago Chandra tal (16 km) ma non lo visitiamo perché il tempo non è dei migliori: è nuvoloso e pioviggina.
Questo lago chiamato anche il “moon lake” -lago della luna- ed è il più famoso nella Valle di Spiti; si estende per 2.5 km e si trova a 6 km dal Kunzum pass.
 
Passiamo la notte in una stanza fatta con pietre e con un tetto in plastica, in cui siamo costretti ad indossare tutto ciò che abbiamo per ripararci dal freddo (oltre ovviamente alle coperte che ci hanno fornito).
 
Il giorno successivo troviamo 2 signori locali che ci offrono un passaggio fino all’incrocio di diverse strade: una porta a Manali, una a Kaza (da dove veniamo) e una a Leh  (nostra prossima tappa). Anche questo percorso non è stato facile: c'erano vari lavori in corso per deviare le cascate e siamo dovuti stare fermi per 2 ore e mezza.
 
Ma finalmente dopo 5 ore (solo per fare 50 km) arriviamo a destinazione. Ringraziamo i ragazzi e scendiamo dall’auto; dopo 10 minuti troviamo un signore che ci porta a Kylong  (dove decidiamo di trascorrere la notte essendo ormai le 7 di sera). A Kylong troviamo una camera in una Homestay per 200 rupees a testa condividendo il letto matrimoniale.
 
Successivamente compriamo il biglietto per andare a Leh con il bus locale; lo paghiamo 485 rupees - circa 6€.
 
E così finisce il viaggio avventuroso della bellissima valle di Spiti. I colori delle montagne che fanno da contrasto con il cielo tanto blu sono unici. A tutto ciò si unisce la bellezza rara dei villaggi incastonati nelle rocce. Un tocco speciale è dato dalla gente locale. Sono persone di montagna con un viso che somiglia molto più ai cinesi che agli indiani: hanno infatti influenze tibetane. Sono sempre super gentili pronti ad aiutarti e sempre sorridenti. Alcuni di essi vivono in questi piccoli villaggi per 6 mesi all’anno, altri per tutto l’anno e usano le provviste. Durante l’inverno si toccano delle temperature molto rigide e c'è tanta neve pertanto la strada che collega Manali-Kaza viene chiusa.
 
Ho trascorso 5 giorni in questa bellissima valle e lo consiglio a chiunque abbia voglia di visitare dei luoghi autentici. Ovviamente bisogna considerare che la strada non è delle migliori e bisogna avere un grande spirito di adattamento (non c'è segnale e quasi nessun posto ha wifi). Inoltre se volete provare qualcosa di più avventuroso vi consiglio di fare autostop: qui in zona è piuttosto sicuro e semplice grazie al numero di auto o camion che percorrono queste strade.
 
Un’altra opzione è quella di noleggiare una moto “Royal Enfield” (moto di grossa cilindrata, molto pesante e indiana) per percorrere la valle ma attenzione, a mio parere bisogna essere davvero esperti per guidare su queste strade in pessime condizioni; lo sconsiglio ai principianti.
Inoltre il mio budget giornaliero si è abbassato estremamente durante questo percorso: 6-7 € al giorno.
 
Posso affermare di aver conosciuto un pezzetto della vera India!
 

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Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

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