È giunto il momento di scoprire la parte più autentica dell’Australia, il suo cuore rosso e sacro: si tratta del
deserto australiano, meglio noto come
outback.
Iniziamo il nostro viaggio da Townsville, risalendo da Mackay dove abbiamo lavorato per qualche mese in un'azienda di ananas (i migliori ananas mai mangiati!) . Vedi articolo :
http://www.marsontheroad.com/it/destinazioni/42/la-nostra-esperienza-nel-paradiso-degli .
Prima della partenza ci muniamo di cartina stradale e ci segniamo i punti in cui fermarci per la notte (utilizzando l’App
Wikicamp)
calcolando di percorrere circa 800 km al giorno durante i primi 3 giorni.
Facciamo anche un piano accurato per fare benzina in modo da evitare di portare taniche; si trovano infatti facilmente
piccole stazioni di benzina ogni 400-500 km, ad un costo ovviamente superiore rispetto alla costa Est trattandosi di zone piuttosto remote.
Siamo inoltre partite con una
provvista di cibo e acqua per circa 3-4 giorni, calcolando di fare rifornimento ad Alice Springs, unica cittadina più grande presente nell’outback.
Partiamo dunque alle 7 del mattino del 29 Luglio; dopo 725 km ci fermiamo a
Oorindi, un’area di sosta gratuita in cui decidiamo di fare un po’ di sport, dopo tutte le ore trascorse in auto, e fermarci qui per la notte.
Dopo cena ci soffermiamo ad ammirare il
tramonto rosso fuoco seguito da un cielo stellato con tanto di Via Lattea! Il secondo giorno ripartiamo in direzione
Tennant Creek, piccolissima cittadina sulla
Stuart Highway. Qui ci fermiamo a dormire nel parcheggio di una stazione di servizio BP dopo aver guidato per ben 870 km. È stata una giornata davvero lunga e abbiamo persino preso una multa per eccesso di velocità di ben 250 dollari!
Il
paesaggio è a tratti monotono ed altri pazzesco. La terra rossa risalta su tutto e la strada infinita fa da sfondo a tanti pensieri che si alternano a silenzi e canzoni cantate a squarciagola (soprattutto dalla nostra conducente d’eccellenza e voce solista Sonia!)
Il terzo giorno arriviamo ad
Alice Springs,
cittadina principalmente abitata da aborigeni che, essendo quasi sempre ubriachi, non danno esattamente una bella impressione della città. Purtroppo la maggior parte di loro non ha nessuna occupazione in quanto pagati dallo Stato per essere proprietari originari dei terreni confiscati loro ed ora utilizzati dal governo australiano.
Dopo una passeggiata in città e fatto rifornimento di cibo per altri 3-4 giorni, al mattino presto ripartiamo in direzione
ULURU- Ayers Rock a circa 550 km a sud.
A metà strada ci fermiamo a
Curtin Springs, area di sosta con benzina e doccia calda (3 dollari) e ne approfittiamo per fare un po’ di sport nonostante il forte vento. Nel pomeriggio finalmente arriviamo ad ULURU. Se siete curiosi vi invitiamo a leggere questo interessante articolo:
http://www.marsontheroad.com/it/destinazioni/18/uluru-il-cuore-rosso-dellaustralia .
I primi tre giorni di viaggio, dunque, per alcuni versi sono stati un po' noiosi per i tantissimi chilometri percorsi giornalmente; infatti l’unico momento più eccitante (più per Sonia che per Marica) della giornata era superare dei camion lunghissimi chiamati
Road Train perchè appunto più simili a treni che camion. Ma dall'altro lato il lungo tempo trascorso in macchina ci ha permesso di riflettere meglio sui mesi di viaggio appena passati e su quelli ancora a venire, dandoci ancora più voglia di proseguire e continuare ad esplorare. Ciò che maggiormente ci ha segnato è stato il viaggio di per sé, più che la meta.
L’incontro con la natura, il deserto rosso australiano, canguri, ragni e tutte le specie di animali esistenti solo in Australia, a noi ancora sconosciute; la modalità di viaggio che abbiamo scelto, in auto e a stretto contatto con la gente del posto, sempre pronta ad aiutarci, ma soprattutto con la spettacolare natura che ci circonda in ogni istante. Un’esperienza che ci ha fatto ripensare molto alla nostra avventura in Australia, che ci ha cambiato particolarmente, e alla quale saremo sempre grate!