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Johor Bahru: stato malese al confine con Singapore


  Marica&Sonia   |     24/01/2018

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Arriviamo a Singapore il 14 gennaio alle 5 di mattina. Ma in aeroporto questa volta agli arrivi c'è qualcuno che ci aspetta: ci sono gli zii di Sonia con le cuginette Jennifer, Sheron e Diana. Loro si trovano attualmente a Johor Bahru - Malesia - per lavoro, così decidiamo di trascorre una settimana in loro compagnia.  

Si prevede qualche ora di strada anche se la distanza è solo di 25km . Bisogna attraversare la frontiera e non è per niente facile con la macchina. Bisogna avere vari permessi e c'è una fila molto lunga da rispettare. Insomma arriviamo a Johor verso le 9, facciamo colazione e andiamo a dormire!


 
 
Johor Bahru è la capitale dello stato di Johor. La sua area metropolitana, con oltre 1,8 milioni di abitanti, rappresenta la seconda più grande area urbana del Paese dopo quella della capitale nazionale, Kuala Lumpur.

In base alla Costituzione del 1957, i 13 attuali Stati membri della Malesia, ciascuno dotato di proprie assemblee legislative e di propri organi esecutivi, sono retti da sovrani ereditari o da capi di Stato elettivi, che nominano nel loro ambito, ogni 5 anni, il capo supremo della Federazione.

Nove Stati sono governati da un Sovrano (chiamato Sultano, Raja o Yang di-Pertuan Besar), coadiuvato da un Primo Ministro (Menteri Besar) che detiene il potere esecutivo. I regnanti di Johor, Kedah, Kelantan, Pahang, Perak, Selangor e Terengganu hanno il titolo di Sultani.

Visitiamo il centro di Johor, il quartiere indiano, la strada cinese Tan Hiok Nee heritage Street dove troviamo diversi bar e ristoranti tipici oltre ad un antico tempio cinese. Proseguiamo con il tempio  di Arulmigu Sri Rajakaliamman, un tempio indù unico nel suo genere, interamente decorato con brillanti mosaici di vetro.

Quello che notiamo è sicuramente la notevole presenza di centri commerciali, strutture altissime e tantissimi ristoranti aperti a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ci chiediamo: ma quanto mangiano questi malesi? 



 
 
Notiamo inoltre anche la presenza di 3 popoli che convivono pacificamente in questa terra: malesi, cinesi e indiani. Quindi un vero e proprio mix di culture ed un ottimo esempio di rispetto reciproco!
Essendo sempre appassionate di mercati locali, consigliamo i seguenti:


 
 

  • ogni  lunedì sera dalle 17 alle 21: Taman Century Garden vicino al centro commerciale KSL. Proviamo vari cibi locali e diversi tipi di frutta a noi sconosciuti, tra cui l’ottimo rambutan.​






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  • tutti i giorni: Pasar Besak Larkin vicino alla stazione degli autobus. Qui si può trovare tanta varietà di frutta, verdura, carne, pesce e varie spezie.





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Con Henry e la sua famiglia – gentilissimi amici cinesi degli zii di Sonia - visitiamo il mercato del pesce a Pontian (1 ora circa da Johor). È un mercato molto grande dove poter trovare qualsiasi tipo di pesce freschissimo di qualsiasi dimensione. Impressionante!



 
 
Per pranzo mangiamo questo delizioso pesce preparato da alcuni amici di Henry, presso un ristorante cinese. Iniziamo con una zuppa di palline di pesce, poi zuppa di pesce con noodles e per finire pesce in umido con verdure come contorno. Il tutto molto squisito!


 
 
Nel pomeriggio visitiamo il mercato di Jalan Persaka 5, Taman Ungku Tun Aminah che si svolge dalle 18 a mezzanotte. Anche qui proviamo vari cibi tipici; sono stati talmente tanti che abbiamo dimenticato i nomi (di certo non semplici da ricordare)!


 
 
Ma ora è il momento di raccontarvi il passaggio della frontiera per visitare la bellissima città di Singapore.

Arriviamo al City Square (centro commerciale) con lo shuttle bus che è partito alle 6.50 dal nostro alloggio. Effettuiamo una lunga camminata seguendo le indicazione per Woodlands (area nord di Singapore).


 
 
Passiamo il controllo dei passaporti e scendiamo al piano inferiore dove bisogna prendere un bus per arrivare alla frontiera con Singapore.


 
 
Prendiamo un bus che ci porta al CIQ - Immigration and Quarantine Complex - ossia la frontiera malese.


 
 
Si può prendere il bus numero 160,170 o CW1. Noi abbiamo preso il 170 perché ci sembrava avesse una fila meno lunga. Abbiamo fatto una fila di più o meno un'ora per prendere il bus, pagando il biglietto 1.30 RM (meno di 30 cent) direttamente sul bus. È consigliato avere il giusto cambio perché l'autista non da resto.

E non finisce qui! Per attraversare il ponte di circa un chilometro che divide la Malesia da Singapore, ci impieghiamo più di un ora a causa del traffico mattutino! Il traffico intenso, infatti, è dovuto alla presenza di molte persone che dalla Malesia si recano a Singapore per lavoro, dal momento che il salario è nettamente superiore. Affrontano dunque ore di mezzi pubblici e file ai controlli delle due frontiere per riuscire a mantenere la propria famiglia in Malesia. Un sacrificio enorme davvero ammirevole!  


 
 
Finalmente arriviamo alla frontiera singaporiana alle 9.30 circa; superiamo il controllo del passaporto e prendiamo lo stesso numero del bus che ci porta alla stazione degli autobus Kranji (bisogna usare sempre lo stesso biglietto iniziale).

Di qui cambiamo dei soldi malesi in Dollari singaporiani e prendiamo la metro direzione Marina Bay.


 
 
Dopo circa 1 ora di metro e 3 ore e mezza circa di viaggio totale, raggiungiamo finalmente il cuore vibrante di questa grande metropoli tutta da scoprire!

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Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

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