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Tra verdi risaie e villaggi rurali: Mai Chau


  Marica&Sonia   |     09/03/2018

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Dopo aver visitato la provincia di Ninh Binh, ci inoltriamo in quella di Hoa Binh. Qui si trova una bellissima cittadina rurale chiamata Mai Chau. Quest'ultima è situata a 160 km a nord ovest da Hanoi.
Noi la raggiungiamo tramite una macchina privata da Tam Coc. Durata del viaggio: 5 ore. I chilometri sono solo 140 ma la strada non è delle migliori: ci sono molte curve e tanti scooter in circolazione quindi la media della velocità è di 60 km orari.

Alloggiamo presso il Mai Chau Mountains (10€ a camera) incluso nel tour che compriamo a Tam Coc pagato 55€ circa a persona (incluso transfer fino ad Hanoi). Le camere sono discrete e con bagno privato. Arriviamo verso le 14 e la guida che avrebbe dovuto aspettarci in hotel non è ancora arrivata così decidiamo di fare un giro nel villaggio. Notiamo che non è una meta molto turistica o almeno non ancora. Ci sono varie bancarelle con i vestiti locali, braccialetti ed altre ancora con sciarpe, zaini ecc. prodotti dalle di donne locali. Ritorniamo in hotel ed incontriamo la guida che ci porta a cena presso un altro hotel: Sunrise hotel (il costo per una camera qui è di 20€). Se avete un budget un po’ più alto del nostro allora ve lo consigliamo: si trova in un'ottima posizione con vista sulle risaie, in un'atmosfera molto bella e rilassante.

La mattina alle 9 iniziamo il tour in bici con la nostra guida, Ben, il quale ci spiega che il turismo si sta sviluppando in questa zona da soli pochi mesi. Per fortuna noi siamo arrivati all'inizio di questo processo e possiamo godere a pieno della vita reale in questa zona. Chissà cosa ne sarà tra qualche anno…
Pedaliamo tra vari campi verdi in quanto il riso è stato piantato da appena 3 settimane e Ben ci racconta che ogni pezzo di terra appartiene a un proprietario e che la maggior parte della raccolta viene usata per uso personale. Eh già, ricordiamo che gli asiatici mangiamo sempre riso: a colazione, pranzo e cena. Durante il periodo della guerra, invece, il governo comunista suddivideva il raccolto per villaggi, consentendo determinate quantità di viveri al mese. È dunque una grande conquista per questa gente oggi poter possedere il proprio raccolto, frutto della fatica di una vita.

Proseguendo incontriamo varie scuole in diversi villaggi ed i bambini appena ci vedono passare iniziano subito ad urlare “hello” e noi non possiamo che ricambiare. Sono davvero molto dolci! Ben ci racconta anche che qui, a Mai Chau, esistono 7 minoranze etniche e che la più diffusa è quella Thai (della quale lui fa parte). Inoltre le varie minoranze vivono insieme in modo pacifico nonostante parlino diversi dialetti. Ogni piccolo villaggio ha una propria scuola perché i genitori vanno a lavorare presto nei campi quindi non possono permettersi di perdere tempo per spostarsi da un villaggio all'altro.
Incontriamo signore che lavano i vestiti a mano in alcuni canali di acqua e poi li stendono al sole: eh si, qui avere la lavatrice è un bene di lusso. La maggior parte dei lavori nel campo viene effettuato dalle donne. Sono loro che piantano pazientemente il riso mentre gli uomini le aiutano nel momento della raccolta ovvero tra  circa 4-5 mesi ed allora tutti i campi passeranno da essere verdi a gialli. Quando ciò accade vuol dire che il riso è pronto per essere raccolto, così come avviene per il grano.

Inoltre notiamo che i campi sono pieni di acqua; infatti nelle risaie c'è un impianto idrico particolare a terrazza in modo tale che il campo sia sempre bagnato in quanto condizione ottimale per la crescita del riso. Dopo 2 ore ci dirigiamo con la macchina presso un altro villaggio rurale chiamato Mai Hich. Esso si trova a 12 km da Mai Chau e non è ancora stato scoperto dai turisti; siamo infatti gli unici a camminare tra le stradine. Incontriamo molta gente locale che ci sorride e tanti bimbi che tornano da scuola in bici e hanno voglia di comunicare.
Purtroppo ancora una volta abbiamo il problema della lingua ma comunque riusciamo a capirci con i gesti e ci facciamo varie foto con loro.  Mentre passeggiamo, sentiamo una certa  musica provenire da una stradina così ci avviciniamo ad una casa ed incontriamo un gruppo di persone che si divertono con danze locali; quando ci vedono arrivare iniziano a prenderci per mano e ci invitano a ballare. Ovviamente noi accettiamo e ci offrono anche del liquore di riso.

Ciò che caratterizza quest'area, oltre ai campi di riso, è una tranquillità assoluta. È il luogo perfetto se si vuole fare una passeggiata immersi nella natura tra risaie e villaggi rurali. Le case presenti sono quelle di bambù anche se Ben ci dice che attualmente il governo ha imposto il divieto di raccolta di bambù e pertanto la maggior parte delle case costruite in futuro saranno in mattoni, in quanto più economiche. È un peccato perché la presenza di queste casette è ciò che caratterizza questi posti.

Possiamo dire con certezza di aver trascorso una giornata a dir poco speciale. Passeggiare con un sole che i illumina i campi verdi ed incontrare bambini felici e con tanta voglia di giocare è tutto ciò che ci serve per continuare ad esplorare questa bellissima terra: Vietnam!





Qui -->  trovate la nostra intervista a Rolling Pandas e molto altro!
 

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Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

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