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Vivere alla Robinson Crusoe sull'isola di Koh Ta Kiev


  Sonia   |     28/04/2018

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Dopo aver visitato le isole Koh Rong e Koh Rong Sanloem (https://www.marsontheroad.com/it/destinazioni/93/i-due-gioielli-della-cambogia-koh-rong-e), con 45 min. di barca veloce (10$) arrivo a Sihanoukville. Da qui prendo un tuk tuk con altri ragazzi per andare a Otres Beach (6 km di distanza - 6$ prezzo del tuk tuk).
 
Alloggio con altri 2 ragazzi presso Vacation Bungalow (Otres 2) pagando 12$ una camera con bagno all’interno ossia 4$ ciascuno. Alloggio basico ma efficiente.
 
Otres Beach alcuni anni fa era famosa per la sua atmosfera da hippie. Otres 1 è la zona in cui dove sono concentrati molti ostelli e bar. Inoltre ogni mercoledì sera si svolge un “Jungle party” con musica techno (basta chiederlo agli autisti dei tuk tuk per raggiungerlo, si trova a circa mezz'ora dalla spiaggia). Mentre Otres 2 è più tranquilla e qui si trova anche un villaggio con varie agenzie di viaggio, ristoranti, negozi e alloggi.
 
Purtroppo Otres Beach negli ultimi anni sta perdendo il suo fascino in quanto molte sono le costruzioni in corso sul lungomare; insomma si sta evolvendo in senso negativo, come d'altronde ogni destinazione turistica in Cambogia. I cinesi stanno comprando moltissimi terreni incluso alcune isole per costruirci alloggi e casinò. Questo è anche il caso dell’isola Koh Ta Kiev.
 
Io ed il mio amico Luis però decidiamo di visitarla. Ciò che ci spinge a visitare quest'isola è il suo stato ancora naturale e poco sviluppato: sull’isola non ci sono mezzi e l’elettricità la si trova solo nei bar degli alloggi quindi portate una torcia con voi; ovviamente non ci sono neanche ATMs. Per visitare l’isola bisogna attraversare la giungla o lo si può fare ovviamente in barca.
 
Compriamo il biglietto della barca presso un’agenzia a Otres pagando 8$ A/R. Il pick up dal nostro alloggio è alle 8. Ma subito realizziamo che insieme a noi ci sono altre persone che hanno comprato un tour giornaliero per esplorare varie isole. Partiamo alle 9 e raggiungiamo Koh Ta Kiev alle 11 perché durante il cammino facciamo una sosta di snorkeling. Ovviamente a noi ci va solo che bene dato che non abbiamo neanche pagato per farlo. Normalmente l’isola la si può raggiungere in un'ora se si va diretti ma ci sembra piuttosto impossibile.
 
Una volta arrivati sull'isola iniziamo un percorso di trekking nella foresta in direzione del nostro alloggio prenotato: “Kactus” (la struttura offre anche una barca privata da Otres Beach al costo di 13$ ma noi abbiamo già comprato il biglietto con un’altra compagnia).
 
La barca ci lascia su “Long Beach” ed il luogo successivo che raggiungiamo camminando è l’alloggio “Tent 103”. Lì chiediamo informazioni ad un ragazzo francese che lavora al bar, il quale ci mostra la mappa e così la strada inizia ad esserci chiara. Oltrepassiamo la “Rocky Beach” e raggiungiamo “Plankton beach” che è la spiaggia vicino al Kactus (ci impieghiamo circa 40 min.).
 
Il Kactus è davvero un alloggio stupendo. La sua posizione è ideale. Ha il bar che ci affaccia sul mare da dove si può vedere un bellissimo tramonto. Offre diversi bungalow per 20$ a notte. Noi alloggiamo in un bungalow con 12 letti al prezzo di 5$. Essendo un'isola non ancora sviluppata, non ci sono ristoranti. Gli unici che potete trovare sono quelli degli alloggi quindi automaticamente i prezzi sono più alti rispetto al resto della Cambogia.
Qui funziona che per ora di pranzo i ragazzi prendono gli ordini e si mangia tutti insieme (prezzo del pranzo: 6,50$); la stessa cosa succede per la cena (prezzo 7,50$). C'è da dire che il prezzo è alto ma la qualità del cibo è veramente buona. La cucina qui è occidentale e i piatti cucinati sono prelibati. Ne vale la pena spendere questi soldi anche perché non si hanno altre opzioni.
 
La mattina successiva dopo aver fatto colazione con un pancake buonissimo e caffè con latte (4,25$), ci incamminiamo verso la “White Beach” che si trova a 5 min. dal Kactus dove si trova l’altro alloggio “The Last Point”.
Dopo aver fatto un bagno ci incamminiamo verso la Long Beach dove all’1 ci aspetta la barca per ritornate ad Otres Beach.
 
Ancora una volta ci troviamo sulla barca con altre persone che stanno facendo il tour. Quindi facciamo una sosta al Jumping Hill  (dove si può saltare da una roccia alta 8 metri) e una sosta snorkeling presso un'isola vicino a Otres Beach. Arriviamo ad Otres Beach verso le 15.
 
Insomma si è trattato di un'esperienza molto bella, perfetta per coloro che sono disposti ad adattarsi a qualsiasi circostanza e vogliono staccare la spina dalle mete turistiche per isolarsi dal mondo e dalla tecnologia per qualche giorno (qui non c'è né Wi-Fi e né segnale – a volte la sim Metfone funziona ma solo in alcuni punti dell'isola) Qui ho incontrato anche diversi ragazzi che fanno volontariato nei vari alloggi in cambio di alloggio e cibo. Se questo è quello che cercate sappiate che c'è anche questa opportunità!
 

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Due instancabili viaggiatrici, con lo sguardo e i pensieri che vagano fuori dai confini del mondo.

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